Questo è il terzo anno che ThroughArt organizza il Festival A(r)titude in Valle d'Aosta. Stiamo lavorando alla nuova programmazione per l'estate 2023.
Il primo anno è stato un pilota in una località specifica,e veramente diffusa il secondo anno una realizzazione indipendente importante, questa del 2023 sarà una edizione di "riflessione", sul nostro proposito, obiettivi e sostenibilità.
Gli obiettivi con cui il Festival è nato rimangono sicuramente invariati e li riportiamo più sotto nel testo. La domanda che ci facciamo ora è nostra, interna. Perchè continuare a mettere tutte queste energie, tempo e fondi, per la maggior parte in forma "mecenatesca e volontaristica", in questo progetto? Che cosa ci guida, dentro oltre alla grande passione per l'arte? Dopo l'entusiasmo della novità e della riuscita è giusto chiederselo per poter continuare ad avere la necessaria focalizzazione e passione.
Gli obiettivi "pragmatici" e di interesse autodiretti non sono sicuramente la leva preponderante per uno sforzo di tale misura. Sicuramente esistono ma non giustificano e quindi non sono la vera, profonda ragione. Proviamo comunque ad elencarli:
- Desiderio di networking con gli artisti e il mondo dell'arte locale - per noi che siamo nuovi in questo contesto, sicuramente è importante.
- Possibilità di promuovere le opere dell'artista fondatrice del Festival (Giorgia Madonno) - è certamente un'altra leva di motivazione
Ragioni importanti ma che non sarebbero sufficienti per continuare. E allora? Che cos'altro ci guida?
Crediamo alla base di tutto ci sia un proposito forte: il desiderio di portare cultura e arte in località (quindi comunità) normalmente non particolarmente esposte all'arte contemporanea e al dialogo culturale. Non stiamo parlando ovviamente di Aosta ma dei piccoli o medi borghi in montagna. Portare cultura in quei posti sognifica avvicinare l'arte a chi in linea di massima non l'andrebbe intenzionalmente a cercare altrove, siano essi locali o turisti.
Il festival è quindi prima di tutto un'azione di attivismo culturale. Questo è un termine che amo molto e che ho "preso in prestito" da un progetto molto bello di una collega, Cristina De Piante, cha ha lanciato un progetto meraviglioso con la sua Casa Editrice De Piante Editore. Trovate molte informazioni QUI.
Si, è questo: vogliamo diffondere cultura in modo ampio in luoghi inconsueti e per pubblici specifici: nelle borgate in montagna, nelle aziende, alle persone che normalmente non sono grandi fruitori di arte e cultura, stimolati magari dalla vicinanza e dalla partecipazione di chi invece è appasionato di arte e cultura. Luoghi più sfidanti sicuramente, meno pronti, ma che hanno un grande potenziale e che ne possono trarre nel medio periodo un grande beneficio. Ci piace anche l'idea di far parte di un movimento che cerca di creare un tipo di turismo meno di massa e più di "esperienza". Ancora di più ci appassiona l'idea che l'arte possa veramente essere un veicolo di cambiamento sociale e che possa aiutare le persone a coltivare la propria "umanità" più bella, perchè l'arte e la bellezza sono da sempre un bisogno umano ed è importante farle uscire dai musei, dalle gallerie e portarle alle persone, là dove vivono. La cultura non deve essere di elite, la cultura è semplicemente curiosità, pensiero critico, voglia di scoprire e comprendere il mondo e l'essere umano. La cultura è qualcosa per tutti ed è di fondamentale importanza, non dovrebbe essere vista come qualcosa di noioso, di distante, di intellettuale, di inaccessibile. Il termine cultura deriva dal termine latino "coltivare", "cultura della terra" e, in effetti, con la cultura possiamo coltivare anche qualcos'altro: la nostra umanità e la nostra interiorità. In questo senso la cultura è una responsabilità e un piacere che possiamo avere tutti.
Il nostro proposito quindi è davvero questo: portare cultura per coltivare la nostra dimensione umana e interiore, grazie al Festival A(r)titude.
Per il prossimo anno invece dovremo incominciare a riflettere sulla sostenibilità organizzativa ed economica del Festival. Abbiamo raccolto l'interesse per il nostro Festival da parte di Paratissima di Torino - cosa di cui siamo onoratissini! Purtroppo quest'anno non riuscivamo ancora ad impegnarci a cosi larga scala, speriamo di poterlo fare il prossimo anno!
Qui di seguito gli obiettivi che già avete visto descritti precedentemente:
- Andare al passo tra i passi per preparare la trasformazione richiesta dalla nostra contemporaneità e riscoprire la gentilezza e l’autenticità delle relazioni.
- Aprirsi allo scambio tra culture e persone di estrazione diversa alla ricerca della ricchezza dell’essere umano.
- Un incontro tra cielo e terra, tra leggerezza dell’arte e solidità della montagna.
- Un percorso per giovani e adulti alla ricerca di come navigare la complessità del nostro tempo.
- Una proposta di visione innovativa della montagna e delle sue risorse integrando la scoperta del territorio con percorsi artistici e di sviluppo della creatività e con riflessioni guidate sui valori e sulle capacità che la montagna e l’arte possono farci riscoprire o sviluppare.
Insomma noi continuiamo ad esserci, con la voglia di sempre. E voi? VI aspetiamo!!