Nelle raffinate opere in china, acquerello e grafite su carta di Giorgia Madonno, compaiono apparenze leggere, sospese, gentili, poetiche, paesaggi dell’animo che fluttuano nelvuoto.
Si percepisce un bisogno rarefatto di silenzio, di contemplazione e solitudine, davanti agli occhi sfilano solidi massi senza peso, ombre nere come nuvole di passaggio, vuoti che bilanciano i pieni, bianco ovattato che evoca ’uniforme levigatezza della neve, colori naturali di cielo e terra.
aLo sguardo è interiore e profondo, le opere emanano una sofferenza sottile che rimane ssopita o alla ricerca silenziosa di una via di fuga e di pace in una dimensione onirica e di senso più ampio.
La ricerca stilistica dell’artista oscilla tra oriente e occidente, ispirata dai più di quindi anni di vita in Asia (tra Cina e Singapore) e in dialogo con una pressante necessità di riconnessione con le proprie radici e il ritorno a Meod, luogo del cuore che sta alla base del senso, luogo scelto per non perdersi o ritrovarsi, per non dimenticare da dove si arriva, per nondare per scontato, per rimettere in prospettiva le cose importanti, per radicarsi sapendo che si e' stati fortunati ad aver potuto dare uno spazio piu' grande e arioso alle radici ma anche che a volte serve fermarsi per crescere.