Il leader è un artista

e il business la sua opera d'arte

· artful-leadership

Scritto da: Giorgia Madonno

In un mondo così incerto e complesso come il nostro, approcci tradizionali e puramente logici e basati sull'efficienza e sulla competenza acquisita attraverso studio e applicazione di casi di successo non bastano più. Per navigare nella complessità è importante attingere anche alla nostra intuizione e intelligenza emotiva, essere in grado di vedere i problemi in modo olistico e sistemico, connetterci con la nostra interiorità, sfidare ipotesi e punti ciechi, provare soluzioni nuove senza avere la certezza che funzionino con un approccio agile di prototipizzazione e “trial & error”. In sintesi dobbiamo imparare ad integrare un approccio da emisfero cerebrale sinistro con quello destro.

Da tempo l'arte viene usata in ambito formativo, come metafora per lo sviluppo della leadership e di capacità legate all'emisfero destro del cervello, noi però abbiamo sperimentato che la sua applicabilità è molto più estesa e profonda: un approccio “artistico/estetico sta diventando per i leader fondamentale per affrontare contesti complessi, ambigui, incerti e variabili come quello in cui ci ritroviamo a vivere e operare. Vari studiosi hanno iniziato ad affermare che "gli imprenditori hanno molto più in comune con artisti, scienziati e creativi che con i manager" Abraham Zaleznik (1992).

La vita personale, quella organizzativa e la leadership possono essere viste come forme e processi artistici ed esperienze molto vicine a quella estetica, perché richiedono l'attivazione di una sensibilità multisensoriale, emotiva, intuitiva e profonda, di un'apertura e un’attenzione che supportano la percezione e la capacità di rispondere a schemi interconnessi in modo olistico e creativo e una comunicazione espressiva che ha un enorme potenziale trasformativo.

In breve, potremmo affermare che: "I leader sono artisti e il business è la loro opera d’arte".

Queste secondo noi sono le aree sui cui i leader possono agire come artisti:

  • Comprendere il proprio proposito (Chi sono e che cosa voglio portare nel mondo?)
  • Identificare la (o le) propria domanda di ricerca e di sviluppo personale
  • Essere autentici
  • Identificare un "focus" coerente con il proprio proposito
  • Vedere il punto cieco individuale e collettivo
  • Avere una visione olistica e sistemica
  • Definire una domanda di ricerca e un piano di ispirazione per affrontare problemi complessi e l'innovazione
  • Comprendere l'importanza dell'apprendimento intenzionale
  • Sviluppare l'intelligenza visiva e la capacità di osservazione
  • Allenare il cervello alla creatività
  • L'ideazione
  • Accettare l'errore e l'imprevisto
  • Comprendere il linguaggio contemporaneo
  • Essere nel flusso
  • Creazione e co-creazione
  • Esprimere la propria espressività
  • Emozioni, sensibilità ed empatia
  • Intuizione
  • Pratica, Pratica, Pratica
  • Avere ed essere un bravo mentore
  • Danzare tra il lasciar andare e il tornare in controllo
  • Lasciar andare la tua "creatura"
  • Accettare di non essere Picasso

Ma come si può riconoscere un LEADER ARTISTA? Un leader è artista quando:

  • Si lascia guidare dal tuo proposito nello svolgimento delle tue attività, scelte
    e focalizzazioni
  • E' autentico a se stesso
  • Di fronte a problemi nuovi e complessi mette in discussione il modo in cui ha
    sempre approcciato la situazione, vede il suo “punto cieco” e attiva un
    percorso di ricerca e apprendimento tenendo sempre allenata la sua curiosità
  • Osserva le situazioni con mente e cuore aperto come sia fa disegnando dal vero o
    “sentendo” le emozioni trasmesse da unartista nel suo quadro
  • Guarda le situazioni da varie prospettive (non solo la sua o quella più scontata) e in modo olistico, connettendo i punti tra le idee.
  • Si circonda dei migliori colleghi e si confronta con eccellenze in campi diversi dal suo, perchè sa che solo così può creare al sua opera migliore
  • Accetta l’errore come uno strumento di apprendimento e passaggio inevitabile per
    l’innovazione
  • Ha ed è un bravo mentore
  • Sa lasciare andare la sua “creatura” (progetto, attività, figlio, collaboratore)
  • Sa essere autocritico in modo costruttivo, chiedere feedback e darlo per cercare sempre di evolvere
  • Sa fermarsi nella sua ricerca di perfezione e decidere che il meglio è nemico del
    bene
  • Sa contemplare la bellezza del quotidiano e meravigliarsi, contagiando gli altri con il suo entusiasmo
  • Si fa delle domande che vanno oltre il qui ed ora e cerca di dare un senso alle
    cose e comprenderle in modo profondo

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